Michela Marzano, Sii bella e stai zitta

segnalazione

 

 

Dopo gli immensi progressi in termini di diritti, uguaglianza e libertà ottenuti dai movimenti libertari negli anni Sessanta e Settanta, le donne sembrano ora contare solo per come appaiono e costrette a emulare un unico, pervasivo modello di riferimento, quello delle veline.

Ma che cosa dicono questi corpi sottomessi alle diete, alla chirurgia plastica, allo sport, allo sguardo dell’uomo? Non a caso, dall’anoressia alla bulimia, passando per le automutilazioni, sono ormai numerosi i sintomi della profonda “emorragia identitaria” che ha investito e interessa tuttora il corpo femminile.

È giunto il momento, per le donne, di riaffermare la propria specificità e ripartire da ciò che Jean-Jacques Rousseau scriveva due secoli fa a proposito dell’esistenza, nella donna, di una particolare capacità di “indignazione morale” che sta all’origine della civiltà. Se le donne non reagiscono, il crepuscolo della loro dignità è destinato a coincidere con il crepuscolo della democrazia. Michela Marzano (1970) - filosofa e docente italiana che e vive e lavora in Francia - illustra in questo libro appassionante le coordinate attorno alle quali sviluppare una nuova e più feconda riflessione sull’identità della donna contemporanea.

 

 

Michela Marzano
Sii bella e stai zitta
Mondadori, 20109
pag. 168, 17 euro

 

20-7-10